Pubblicato in: E/O, Libri, Recensione

Un’ora di fervore – Recensione


Cari lettori, buongiorno e bentornati sul mio blog!
💜📖💜
Sono appena tornata da un viaggio in Giappone e non posso esprimere a parole la gioia che ho provato quando mi è stata offerta l’opportunità, da parte delle Edizioni e/o, di leggere il nuovo romanzo di Muriel Barbery, intitolato Un’ora di fervore e ambientato nella meravigliosa Kyoto

Immergersi in questo testo è stato per me come rivivere i ricordi di quei luoghi speciali e unici, che rimarranno incisi nel mio cuore per sempre.

Titolo: Un’ora di fervore

Autrice: Muriel Barbery

Editore: E/O

Collana: Dal mondo

N.Pagine: 208


Haru Ueno è un giovane della cittadina montuosa di Takayama, dove il padre commercia in saké, ma la vita di provincia gli va stretta e, approdato a Kyōto all’età di vent’anni, brucia le tappe di una carriera folgorante che in breve lo vede diventare uno dei mercanti d’arte contemporanea più affermati del suo tempo. Una vita di successi che Haru cavalca con modestia, molto più attento ai valori dell’amicizia e dell’amore che non a quelli del denaro e della celebrità. Pur essendo giapponese fino al midollo e non avendo mai viaggiato fuori dal Giappone, ha un’attrazione per l’estero, un’attrazione che il destino trasforma in una figlia francese, Rosa (protagonista di Una rosa sola il precedente romanzo dell’autrice), avuta da una relazione fugace con una bella straniera di passaggio. Per volontà della madre Haru non la conoscerà mai, ma per tutta la vita la vedrà esistere e crescere grazie alle fotografie e ai rapporti di un investigatore privato da lui ingaggiato, le parlerà in cuor suo, le trasmetterà spiritualmente la parte giapponese che le manca, le rivolgerà il suo ultimo pensiero prima di morire. Seguire la vita di Haru ci porta attraverso uno strano Giappone sia antico che moderno in cui i giardini zen, il teatro nō e la cerimonia del tè convivono con il cemento, le insegne al neon e i fast food, e dove con lo sfondo di questo magnifico affresco popolato da spiriti degli antenati e volpi magiche si affrontano i temi chiave dell’esistenza e dell’individuo


Un’ora di fervore di Muriel Barbery, appena pubblicato da Edizioni e/o, è riuscito a conquistarmi sin da subito grazie all’eccezionale abilità dell’autrice nel dipingere paesaggi pittoreschi e suggestivi. La sua maestria emerge nella descrizione di giochi di luce, templi sacri e corsi d’acqua serpeggianti, creando scenari affascinanti che catturano l’immaginazione e offrono un’esperienza di autentica immersione nell’anima del Giappone.

Il romanzo ci trasporta nella suggestiva Kyoto, dove incontriamo Haru Ueno, il padre di Rosa: un personaggio già noto ai lettori del precedente libro dell’autrice intitolato Una rosa sola. In quest’opera, Barbery aveva narrato le vicende di Rosa, una giovane botanica francese che si recava in Giappone per partecipare alla lettura del testamento del padre mai incontrato prima. Durante il suo soggiorno, passa da una prima sensazione di diffidenza nei confronti del Giappone a un graduale cambiamento che si trasforma in affascinamento e poi in amore.

“Un’ora di fervore” rappresenta il versante opposto di questa stessa storia. Qui, ci troviamo infatti di fronte a Haru, il padre che non ha mai smesso di pensare a sua figlia, nata da una breve relazione con una donna francese che ha cercato in ogni modo di separarli. Rosa cresce senza mai incontrarlo, ma Haru la segue silenziosamente attraverso le fotografie di un investigatore privato. Prima di lasciare questo mondo, il protagonista dedica il suo ultimo pensiero alla figlia, perché per lui la morte non rappresenta una scomparsa, bensì una trasformazione profonda. Il suo affetto verso Rosa lo spinge a trasmetterle in qualche modo la sua parte giapponese, offrendole l’opportunità di ricostruire un’identità completa.

L’autrice ci conduce in un affascinante viaggio nell’anima del protagonista, un uomo che, giunto alla fine della sua vita, medita sul significato della propria esistenza. Tre elementi fondamentali hanno modellato il suo percorso su questa Terra: la sua instancabile ricerca della bellezza estetica delle cose, che lo ha portato a diventare un mercante d’arte; l’eterna amicizia con un gruppo di persone legate all’artista Keisuke; e il suo amore incondizionato per sua figlia Rosa.

La storia si sviluppa attraverso una prosa sensibile, poetica e coinvolgente, che trascina il lettore in un viaggio sia fisico che trascendentale. Muriel Barbery manifesta la sua esperienza vissuta in Giappone attraverso la narrazione, mettendo in luce il contrasto tra l’approccio giapponese e quello occidentale nella comprensione dei concetti. Questo diventa un tema centrale del libro, poiché Haru si sposta dalla superficie della vita alla comprensione più profonda delle sue relazioni e dei suoi sentimenti.

Con il suo ultimo lavoro, l’autrice riesce ancora una volta a coinvolgere il lettore in un mondo di emozioni complesse e relazioni umane intricate, completando un dittico che indubbiamente merita di essere letto per la sua profondità e la sua esplorazione della condizione umana.


Pubblicato in: Libri, Mondadori, Review Party

Cugini di sangue – Review Party

Ciao cari lettori 💜

Oggi è un giorno speciale poiché voglio presentarvi una splendida novità nel genere mystery per ragazzi che ha catturato l’attenzione di lettori di tutte le età: Cugini di sangue, uno degli ultimi romanzi dell’autrice Karen M. McManus, è finalmente disponibile in Italia grazie alla casa editrice Mondadori, a partire da oggi, martedì 19 settembre.

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: Cugini di sangue

Autrice: Karen M. McManus

Editore: Mondadori

Collana: Chrysalide

N.Pagine: 276

Genere: Mystery – Young Adult


Adam, Archer, Allison e Anders Story sono invidiati da tutti: giovani, ricchi, di bell’aspetto e affascinanti. Il futuro sembra pronto a prostrarsi ai loro piedi. Finché un giorno, all’improvviso, tutto il loro mondo crolla. Di punto in bianco, infatti, vengono diseredati dalla madre Mildred. L’unica spiegazione fornita dalla donna è una frase laconica contenuta in una lettera recapitata loro dall’avvocato di famiglia: “Voi sapete che cosa avete fatto”. Da quel momento Mildred non vorrà più rivederli o anche solo avere contatti con loro. Anni dopo, i loro figli, i cugini Aubrey, Milly e Jonah, ricevono una lettera da parte della nonna, in cui l’anziana li invita a trascorrere l’estate sull’Isola del Gabbiano per lavorare nel suo lussuoso resort. Per ragioni differenti, i tre accettano. In questo modo, tra l’altro, potranno soddisfare la loro curiosità e incontrare colei che, per l’intera loro esistenza, è stata un enigma inspiegabile. E poi avranno l’opportunità, se saranno sufficientemente abili, di scoprire la verità su quanto è accaduto più di vent’anni prima ai genitori, causando la distruzione della famiglia. Ma, come si dice, certi segreti sepolti sarebbe forse meglio lasciarli dove sono…


Karen M. McManus si è affermata come una delle autrici di mystery per ragazzi più talentuose e amate del momento, grazie ai suoi precedenti romanzi che hanno catturato il cuore e la mente di numerosi lettori in tutto il mondo. Con opere come Uno di noi sta mentendo e Uno di noi è il prossimo, McManus ha dimostrato la sua abilità straordinaria nel creare trame ingarbugliate, personaggi complessi e colpi di scena intriganti. I suoi libri hanno il potere di tenervi svegli fino a notte fonda, mentre cercate di risolvere il mistero insieme ai protagonisti.

In Cugini di sangue, Karen M. McManus offre nuovamente un’opportunità imperdibile per immergersi in un mondo di segreti, bugie e suspense. La sua abilità nel dipingere ritratti psicologici convincenti e nel tessere trame avvincenti è davvero invidiabile, e questo nuovo romanzo promette di tenere i lettori incollati alle pagine fin dalla prima parola.

Se siete già suoi fan, non sarete delusi, e se state per avventurarvi nelle sue storie per la prima volta, sappiate che state per incontrare un’autrice che vi conquisterà con il suo talento narrativo.

Milly, Jonah e Aubrey sono tre cugini che non avevano mai avuto l’occasione di incontrarsi fino a quel momento. Sono discendenti della famiglia Story, una delle dinastie più influenti e benestanti dell’Isola del Gabbiano. I loro genitori/zii, Adam, Archer, Allison e Anders Story, erano oggetto di invidia da parte dei loro coetanei non solo per la loro bellezza e ricchezza, ma anche perché erano cresciuti all’interno degli esclusivi resort di famiglia. Tuttavia, le loro vite subiscono una svolta inaspettata quando la madre, Mildred Story, li allontana e li disereda tramite una lettera enigmatica contenente solo le parole “Voi sapete cosa avete fatto“. Nessuno dei fratelli riesce a comprendere di cosa vengano accusati dalla madre, ma da quel momento in poi ogni contatto con Mildred viene interrotto, mentre i fratelli intraprendono percorsi differenti.

Quasi vent’anni dopo, una seconda lettera altrettanto enigmatica invita i tre nipoti di Mildred, figli dei suoi figli, a ritornare sull’Isola del Gabbiano per lavorare nella prestigiosa struttura alberghiera di famiglia. Questo invito genera una serie di domande e sentimenti contrastanti nei tre giovani.

Milly, una giovane atleta con grandi aspettative, è desiderosa di conoscere finalmente sua nonna e spera che questo incontro possa aiutarla a capire meglio sua madre Allison, che è sempre stata fredda e distante nei suoi confronti. Aubrey, figlia di Adam, il primogenito della famiglia Story, è una ragazza tranquilla che cerca di scoprire il motivo per cui suo padre è stato escluso dalla famiglia e che spera anche di ritrovare sé stessa attraverso questa esperienza. Jonah, un ragazzo gentile e spiritoso, preferirebbe trascorrere del tempo con i suoi amici studiosi, ma per lui, rifiutare l’invito della nonna non è un’opzione.

Nonostante le diverse motivazioni personali che li hanno spinti ad accettare l’invito, tutti e tre nutrono la speranza che questo viaggio possa riconciliare i loro genitori con Mildred e, allo stesso tempo, gettare luce sul mistero che ha avvolto la loro separazione.

Una volta arrivati sull’isola, però, si rendono conto che la loro emblematica nonna sembra essere tutto tranne che felice di incontrarli. L’anziana signora manifesta sorpresa per la loro presenza e fa di tutto per evitarli, aggiungendo ulteriori sfumature di mistero alla storia della famiglia.

Mentre cercano di decifrare l’ennesimo comportamento enigmatico della loro nonna, i tre ragazzi si vedono costretti a unire le forze. La loro missione non è solo quella di scoprire perché la nonna sembra così restia ad accoglierli, ma anche di far luce sul mistero che circonda la strana partenza dei loro genitori dall’isola vent’anni prima. Durante questo viaggio alla ricerca della verità, sperano di soddisfare una curiosità che li ha tormentati per tutta la vita e finalmente di comprendere la donna che per così tanto tempo è rimasta un enigma irrisolto.

Tuttavia, questo tentativo di svelare il mistero potrebbe anche minare la stabilità familiare, poiché il passato custodisce segreti che forse sarebbe meglio lasciare sepolti. Rivelare la verità sugli eventi tragici avvenuti più di vent’anni prima, potrebbe infatti innescare una serie di conseguenze catastrofiche.

Una delle caratteristiche più forti del romanzo è la sua componente mystery, sapientemente costruita dall’autrice. Karen M. McManus trascina il lettore in un intricato labirinto di enigmi, rivelando indizi e sospetti con precisione chirurgica. Questo costante senso di ricerca della verità tiene incollato il lettore alle pagine.

I personaggi principali, Milly, Aubrey e Jonah, emergono come figure ben sviluppate e complesse, ognuno con il proprio bagaglio emotivo e una serie di segreti ben custoditi. La storia si dipana attraverso i loro punti di vista alternati, offrendo al lettore una prospettiva unica su ciascun personaggio e sulle complesse dinamiche familiari che li circondano.

Man mano che la trama si sviluppa, si susseguono colpi di scena e rivelazioni sorprendenti che lasciano il lettore senza fiato. Il coinvolgente stile di scrittura di Karen M. McManus è nitido e facilita l’immersone totale nella storia. I dialoghi realistici e emozionanti contribuiscono invece a rendere autentici e coinvolgenti sia i personaggi che le loro relazioni.

La trama de “Cugini di sangue” è uno splendido intreccio di segreti, tradimenti, amori proibiti e rivalità familiari. Il romanzo esplora in modo profondo il potere dei segreti di famiglia e come essi possano influenzare profondamente le relazioni e le vite delle persone.

Spero sinceramente che queste parole vi abbiano incuriosito e convinto a dare una possibilità non solo a “Cugini di sangue”, ma anche agli altri romanzi di Karen M. McManus.

Il Review Party finisce oggi e qui sotto potete trovare i collegamenti diretti con i blog delle altre partecipanti:

La libreria di Beatrice ★
Sfumature e Sogni d’Inchiostro
With The Red Book
Le tazzine di yoko
Il caffè di mezzanotte


Pubblicato in: Libri, Mondadori, Review Party

La notte e la sua luna – Review Party

Cari lettori, buongiorno e benvenuti ad un nuovissimo Review Party!
🌜💜🌛
Iniziamo questa settimana immergendoci nell’affascinante mondo de La notte e la sua luna, il primo volume della serie The Night and Its Moon, scritta da C. J. Piper. Questa saga conta attualmente quattro volumi, dei quali tre sono già stati pubblicati in lingua inglese.

Il romanzo è sbarcato nelle librerie italiane il 5 settembre, grazie alla collana Fantastica di Mondadori.

La serie The Night and Its Moon:

1. La notte e la sua lunaThe Night and Its Moon (Mondadori, 5 settembre 2023)
2. The Sun and Its Shade (Inedito in Italia)
3. The Gloom Between Stars (Inedito in Italia)
4. The Dawn and Its Light (uscirà in lingua originale il 16 gennaio 2024)


Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: La notte e la sua luna

Autrice: C. J. Piper

Editore: Mondadori

Collana: Fantastica

N.Pagine: 432

Genere: Fantasy


Farleigh non è solo un orfanotrofio, anche se è questo che la chiesa vorrebbe far credere alla gente. Ma Nox e Amaris, cresciute insieme e unite da un legame speciale, sanno bene che dietro all’istituto c’è molto altro. Chiunque, là dentro, è merce in vendita, acquistabile dal miglior offerente. Così, quando la maîtresse di un famigerato bordello di una città lontana offre una cifra importante per portarsi via Amaris, creatura eterea e affascinante, Nox decide di opporsi e di prendere il suo posto, mentre Amaris fugge sulle montagne, patria di misteriosi assassini. Da questo momento, entrambe assumeranno una nuova identità e condurranno vite separate, senza mai dimenticarsi, però, l’una dell’altra. Anzi, non si fermeranno davanti a nulla per riuscire a riunirsi. Ma la minaccia della guerra incombe sul loro mondo e le due ragazze verranno inevitabilmente trascinate in un conflitto tra umani e Fae. Costituiranno alleanze inedite, sperimenteranno poteri che non pensavano di possedere, facendosi forti di un legame che né il tempo né la distanza potrebbero mai spezzare: il destino del loro mondo è nelle loro mani e nel legame che le unisce.


Ho notato la copertina de La notte e la sua luna sui social sin dal suo rilascio, principalmente perché presenta una grafica molto simile alle icone delle mie storie in evidenza su Instagram. Questo mi ha spinto a decidere di leggerlo, anche se all’epoca non conoscevo ancora la trama. Successivamente, ho avuto l’opportunità di scoprire di cosa si trattava, e per fortuna la storia è risultata essere in perfetta sintonia con i miei gusti letterari. Così quando mi hanno proposto il Review Party non vedevo l’ora di iniziare la lettura, che alla fine mi è piaciuta, nonostante alcuni difetti che avrebbero potuto essere evitati con alcune modifiche e tagli nel testo.

Il tema centrale del romanzo potrebbe non essere tra i più originali, poiché il contrasto tra luce e oscurità, bene e male, è un elemento comune nella narrativa. Tuttavia, ho apprezzato molto l’approccio con cui l’autrice ha trattato questa storia, introducendo una nuova e affascinante dimensione a un concetto familiare. Il titolo stesso, “La notte e la sua luna”, è una scelta azzeccata per il libro, in quanto riflette perfettamente le due protagoniste e le loro storie: Amaris, incarnando la luna, emana una bellezza sovrumana e una dolce ingenuità, mentre Nox, personificando la notte, si caratterizza per una personalità più forte, un lato oscuro accentuato e una lucidità invidiabile.

L’inizio del libro è piuttosto lento e un po’ dispersivo, con l’autrice che presenta le protagoniste e delinea il mondo in cui vivono. Come ho menzionato all’inizio dell’articolo, questo libro fa parte di una saga composta da quattro romanzi, quindi è comprensibile che l’inizio sia molto introduttivo e diluito.

Nox e Amaris sono due giovani che vivono nell’orfanotrofio di Farleigh, un luogo molto lontano dall’essere pulito e regolare come dovrebbe essere. Le due ragazze sono invece completamente diverse l’una dall’altra: Amaris ha un aspetto etereo e delicato, con capelli bianchi come la neve e affascinanti occhi viola, motivo per cui è soprannominata “Fiocco di Neve”. Al contrario, Nox ha un aspetto esotico, con una pelle scura che si adatta perfettamente al suo nome.

Nelle prime pagine del libro, l’autrice ci fa fare un viaggio nell’infanzia delle due protagoniste, permettendoci di scoprire come trascorrono il loro tempo all’interno delle mura di Farleigh. È in questo contesto che assistiamo allo sviluppo del loro profondo legame, alla crescita del loro affetto reciproco e a quanto questo legame diventi significativo per entrambe.

La bellezza di Amaris diventa presto un problema sempre più pressante, poiché viene vista come un oggetto di grande valore per il commercio. Non passa molto tempo prima che arrivi un’offerta da un bordello lontano, e la Matrona decide che, dopo il suo menarca, la giovane Amaris sarà venduta come prostituta. Il giorno tanto temuto arriva, ma Nox prende una decisione coraggiosa: decide di salvare l’amica, prendendo il suo posto e finendo quindi per lavorare come prostituta al suo posto.

Nel frattempo, Fiocco di Neve fugge sulle montagne, un territorio noto per essere la patria di micidiali assassini. Durante il suo viaggio, la giovane incontra Odrin, che la guida al suo villaggio. Qui, Amaris inizia ad allenarsi come un ragazzo, apprendendo le arti della guerra e le abilità di un micidiale assassino.

Entrambe le protagoniste assumono nuove identità e cambiano radicalmente le loro vite, ma non dimenticano mai l’una l’altra e mantengono l’obiettivo di ritrovarsi un giorno. Durante le loro nuove vite, entrambe scoprono poteri che non sapevano di possedere e imparano a convivere con essi. Tuttavia, una terribile minaccia incombe su di loro e le ragazze si trovano coinvolte in una guerra tra umani e Fae, in cui svolgeranno un ruolo cruciale.

La trama di base mi è piaciuta molto, tuttavia, ho riscontrato alcune difficoltà legate allo stile dell’autrice, che trovo acerbo, e alle descrizioni ripetitive ed eccessivamente prolisse. Questi aspetti hanno infatti influenzato la mia valutazione generale del libro.

È importante notare che il personaggio di Amaris sembra fortemente ispirato a Cirilla di The Witcher, il che potrebbe risultare un punto di disturbo per i fan della serie di Sapkowski. Pertanto, se fate parte di questa categoria di lettori, tenete presente questa similitudine prima di cominciare la lettura.

Tuttavia, i personaggi sono ben sviluppati e mostrano una notevole evoluzione nel corso della storia. Mi è stato facile empatizzare sia con Amaris che con Nox, ma alla fine ho sviluppato una leggera preferenza per la ragazza oscura come la notte.

Nonostante alcune difficoltà legate allo stile dell’autrice e alcune parti meno interessanti, ho trovato difficile staccarmi da questo romanzo e ho finito per divorare più di 400 pagine in poco tempo. La mia curiosità su come le due protagoniste si sarebbero riviste ha costituito una spinta notevole, mantenendomi incollata alle pagine anche nelle ore notturne.

L’autrice C. J. Piper offre alcuni indizi che anticipano una storia più ampia e ricca di novità nei prossimi volumi, lasciando il lettore ansioso di scoprire cosa accadrà. Soprattutto perché il finale del primo libro è una sospensione netta della trama, fattore che invoglia a continuare l’avventura immediatamente. Mi auguro con tutto il cuore che Mondadori pubblichi il secondo capitolo di questa saga al più presto.

La notte e la sua luna è un fantasy coinvolgente che, malgrado i difetti, potrebbe appassionare gli amanti del genere. La storia delle due protagoniste è una rappresentazione profonda di amicizia, coraggio, amore e crescita personale, mentre l’elemento LGBT aggiunge una dimensione importante alla trama. Questo libro offre una narrazione in terza persona avvincente, abbinata a un mondo ricco di magia e mistero. Chiunque cerchi una storia fantasy intrigante e inclusiva troverà sicuramente in “La notte e la sua luna” un’opera da non perdere.

Il Review Party finisce oggi e qui sotto potete trovare i collegamenti diretti con i blog delle altre partecipanti:


La libreria di Beatrice
 ★
Sfumature e Sogni d’Inchiostro
With The Red Book
Le tazzine di yoko
Il caffè di mezzanotte
La Biblioteca di Zosma


Pubblicato in: Libri, Mondadori, Review Party

La biblioteca di sangue e inchiostro – Review Party

Buongiorno lettori e benvenuti ad un nuovo Review Party.
📖💜📖
Oggi parleremo del romanzo La Biblioteca di Sangue e Inchiostro, scritto dall’autrice Emma Törzs. Quest’opera ha fatto il suo debutto all’inizio del mese grazie alla casa editrice Mondadori e promette di offrire un’esperienza letteraria coinvolgente.

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: La biblioteca di sangue e inchiostro

Autrice: Emma Törzs

Editore: Mondadori

Collana: Fantastica

N.Pagine: 396

Genere: Fantasy


La famiglia Kalotay è da generazioni custode di una collezione di libri molto speciali: volumi rari e antichissimi, sulle cui pagine sono stati trascritti, con un inchiostro a base di erbe e sangue, incantesimi di ogni tipo. Veri e propri libri magici, che le sorelle Joanna ed Esther sono state educate a rispettare e proteggere. È stata proprio la magia, però, a separare le due ragazze: Esther ha trascorso gli ultimi anni spostandosi da un luogo all’altro, cambiando continuamente lavoro, nel disperato tentativo di evitare l’incantesimo mortale che ha ucciso sua madre. Joanna invece è rimasta sola nella grande casa di famiglia, tra i boschi del Vermont. Le cose però prendono una piega inaspettata: nell’ultimo anno, infatti, Esther ha trovato rifugio in una piccola base di ricerca in Antartide e l’incontro con Pearl, di cui si è perdutamente innamorata, l’ha convinta a mettere radici e a sfidare la maledizione da cui per anni ha tentato di fuggire. Quando alcune macchie di sangue appaiono sulla superficie degli specchi della base di ricerca capisce che dal destino è impossibile scappare: Esther sa che qualcuno sta venendo a cercarla, mentre Joanna e la sua collezione sono in pericolo. Le due sorelle devono lottare per sopravvivere e, per farlo, sarà necessario svelare i segreti che i loro genitori hanno tenuto nascosti per tutta la vita…


 

Il romanzo d’esordio di Emma Törzs, intitolato La Biblioteca di Sangue e Inchiostro, è una storia misteriosa e avvincente, permeata da segreti familiari che riescono a conquistare gradualmente la curiosità del lettore.

La trama si sviluppa intorno alla famiglia Kalotay, custodi da generazioni di una straordinaria collezione di libri che vanno ben oltre la semplice narrazione di storie. Questi rari e antichi volumi sono stati trascritti con un inchiostro magico a base di erbe e sangue, e contengono incantesimi di vario genere: alcuni consentono di attraversare le pareti o manipolare oggetti, mentre altri evocano animali, ma ci sono anche quelli che mettono in pericolo la vita stessa.

I Kalotay abitano una casa nascosta tra le foreste del Vermont, protetta da barriere magiche che la rendono invisibile agli occhi umani. Tuttavia, la magia ha un suo costo, e per le sorelle Joanna ed Esther, questo costo si traduce in un profondo isolamento. Sin da giovani, sono state addestrate per preservare la biblioteca magica, ma una terribile maledizione le ha costrette a vivere separate, lontane l’una dall’altra.

Esther, seguendo gli avvertimenti di suo padre, conduce una vita nomade, cambiando lavoro e luogo di residenza ogni anno, questo per evitare di essere rintracciata dalle persone responsabili dell’uccisione di sua madre.

Joanna, al contrario, è rimasta nella grande casa di famiglia e conduce una vita solitaria, prendendosi cura della manutenzione della biblioteca magica. Fin dall’infanzia, Joanna ha posseduto un dono unico: riesce a identificare i libri magici grazie a un misterioso ronzio che percepisce nelle vene ogni volta che si trova di fronte all’inchiostro speciale. Ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla preservazione di questi preziosi volumi, anche se desidera scrivere un libro magico tutto suo.

Dall’altra parte dell’oceano, incontriamo anche Nicholas, il terzo personaggio principale di questa storia. Tuttavia, la parte della trama che lo coinvolge è piena di spoiler, quindi preferisco non rivelare ulteriori dettagli su di lui.

Il destino della famiglia Kalotay sta però per subire profondi cambiamenti. Esther, che aveva trovato rifugio in una base di ricerca in Antartide, decide di mettere radici dopo aver incontrato Pearl, di cui si è perdutamente innamorata. Ma quando misteriose macchie di sangue iniziano a comparire sugli specchi della base di ricerca, Esther si rende conto che non può più sfuggire alla maledizione. Percepisce che qualcuno la sta cercando, e che Joanna, insieme alla preziosa collezione, è in grave pericolo.

Le due sorelle dovranno unire le forze per sopravvivere, ma per farlo, saranno costrette a svelare i segreti che il loro padre ha gelosamente custodito, segreti che attraversano secoli e continenti, e che potrebbero mettere a repentaglio la loro stessa esistenza.

L’autrice ha saputo abilmente mescolare i generi fantasy e thriller, immergendoli in atmosfere tipiche della dark academia, dando così vita a scenari unici. L’elemento magico presente nella storia, basato sulla magia del sangue e sull’uso delle erbe, contribuisce ulteriormente a creare un’atmosfera oscura e intrigante. Ciò che rende questo sistema magico affascinante è il fatto che, nonostante abbia una sfumatura di oscurità, non risulta così cruento o inquietante da allontanare i lettori più sensibili. Al contrario, si presenta come un’aggiunta innovativa e affascinante all’universo narrativo del romanzo.

Voglio avvertirvi che la prima metà del libro procede con un ritmo più lento, ma ciò risulta essenziale per presentare i personaggi e creare l’atmosfera coinvolgente. Pertanto, se durante la lettura del libro riscontrerete difficoltà con il suo ritmo iniziale, vi consiglio di non arrendervi e di proseguire. Nella seconda metà della storia, infatti, il ritmo accelera, permettendo ai vari fili narrativi di svilupparsi in modo avvincente.

Detto ciò, Emma Törzs ha svolto un notevole lavoro nella creazione dei suoi personaggi. Esther e Joanna emergono con chiare distinzioni e una solida caratterizzazione. Tuttavia, è innegabile che Nicholas sia il personaggio più intrigante e ho adorato leggere anche il suo punto di vista, oltre alle prospettive delle due sorelle.

La biblioteca di sangue e inchiostro è un libro ricco di fascino e ritengo che il momento ideale per immergersi in questo mondo sia durante una tranquilla giornata autunnale, avvolti in una morbida coperta e con una calda tazza di tè fumante accanto. Un’atmosfera così accogliente accentuerà il piacere di scoprire i segreti custoditi tra le pagine di questa magica storia.
💜☕

Il Review Party finisce oggi e qui sotto potete trovare i collegamenti diretti con i blog delle altre partecipanti:

La libreria di Beatrice ★
Sfumature e Sogni d’Inchiostro
With The Red Book
Le tazzine di yoko
Il caffè di mezzanotte
Nice books pics
La Biblioteca di Zosma


Pubblicato in: Harper Collins, Libri, Recensione

To bleed a crystal bloom – Recensione

Buongiorno cari lettori 💜

Oggi è un giorno di settembre molto movimentato, poiché sono state rilasciate molte e affascinanti novità letterarie! Tra tutte, To Bleed a Crystal Bloom è una delle più attese e discusse.

To Bleed a Crystal BloomFiore di Cristallo è il primo volume di una serie dark romance ispirata alla celebre favola di Rapunzel. Questo romanzo è ricco di segreti angoscianti, personaggi oscuri e passioni proibite. Si tratta di un romantasy autopubblicato, scritto dall’autrice Sarah A. Parker, che sin dal suo debutto ha catturato l’attenzione dei TikToker di tutto il mondo.

Nel nostro paese, il romanzo è stato pubblicato da HarperCollins Italia nella traduzione di Isabella Polli.

La serie Crystal Bloom è ancora in fase di stesura e dovrebbe comprendere in totale 4 romanzi. Al momento, in lingua originale sono stati già pubblicati 3 volumi:

1. To bleed a crystal bloomFiore di cristallo (HarperCollins Italia, 12 settembre 2023)
2. To Snap a Silver Stem (ancora inedito in Italia)
3. To Flame a Wild Flower (ancora inedito in Italia)


Ringrazio HarperCollins Italia, in particolare Jennifer, per avermi dato la possibilità di leggere il romanzo in anteprima.

Titolo: Fiore di cristallo – To bleed a crystal bloom

Autrice: Sarah A. Parker

Editore: HarperCollins Italia

N.Pagine: 480

Genere: Fantasy, Young Adult, Romance


Diciannove anni fa sono stata strappata a un sanguinoso massacro a cui nessun altro è sopravvissuto. Piccola. Fragile. Un enigma. Ora sono la pupilla di un potente signore che sa troppo e dice troppo poco, e conduco una vita semplice, senza mai oltrepassare la linea immaginaria che io stessa ho tracciato intorno al castello dove sono rinchiusa. Perché là fuori ci sono i mostri. Dentro, invece, sono al sicuro, ma le gocce di sangue che ogni giorno devo versare in un calice di cristallo non bastano, il prezzo da pagare è molto più alto: un amore tossico e non corrisposto per un uomo che non posso avere. Il mio salvatore. Il mio protettore. L’uomo che stava per uccidermi. Quando i mostri arriveranno e minacceranno di mandare in frantumi la mia tranquilla esistenza, i petali della realtà si sgretoleranno per rivelare un’orribile verità. Perché anche in un castello intessuto di segreti, non ce n’è uno più grande di quello che io ho custodito gelosamente. Non c’è torre abbastanza alta da proteggermi dall’orrore che ha fatto a brandelli la mia vita…


To Bleed a Crystal Bloom di Sarah A. Parker è una delle ultime uscite nel genere Romantic Fantasy ed è spesso paragonato ai lavori di autrici rinomate come Sarah J. Maas e Jennifer L. Armentrout. Se siete fan dei loro romanzi, vi consiglio vivamente di immergervi anche in questo nuovo titolo. Tuttavia, è importante sottolineare che lo stile di scrittura di Sarah A. Parker è unico e profondamente descrittivo, distinguendosi nettamente dalle narrazioni delle autrici menzionate in precedenza.

Questo libro segna il debutto dell’autrice nel mondo della scrittura e, nonostante alcune piccole imperfezioni, si rivela come un’opera intrisa di potenziale. La trama offre una tenebrosa rivisitazione della fiaba di Rapunzel, in cui Orlaith, la protagonista, è l’unica superstite di un brutale massacro che ha annientato la sua famiglia e i suoi amici quando aveva appena due anni. Da allora, è stata ospitata da Rhordyn, il suo misterioso salvatore, che l’ha relegata in una torre all’interno della sua tenuta per ben 19 anni. Sebbene abbia la libertà di esplorare i dintorni, le cicatrici del suo intenso disturbo da stress post-traumatico la tengono confinata in una zona ristretta. L’unico prezzo richiesto da Rhordyn è il suo sangue, che ogni sera versa in un calice, ma il motivo di questa richiesta rimane avvolto nel mistero, sia per Orlaith che per noi lettori.

Orlaith rivela presto la sua profonda ignoranza riguardo al mondo al di fuori della sua oscura torre di pietra, un elemento che condivide con la storia di Rapunzel. Nonostante le sia permesso di esplorare il castello e i suoi terreni circostanti, Orlaith esita a spingersi oltre. Si dedica a varie attività, come la pittura, il giardinaggio e l’addestramento personale, ma evita qualsiasi coinvolgimento esterno. Tuttavia, il suo rituale quotidiano della goccia di sangue richiesto da Rhordyn, unito ai crescenti sentimenti che prova per lui, le causano una forte inquietudine.

Quando i mostri si faranno avanti, minacciando di sconvolgere la sua serena esistenza, i petali della realtà cadranno, rivelando una verità orribile. Perché, persino in un castello avvolto dai segreti, ce n’è uno che supera tutti gli altri, un segreto che Orlaith ha custodito gelosamente nel corso del tempo. Non esiste torre abbastanza alta da proteggerla dall’orrore che ha fatto a pezzi la sua vita.

Orlaith emerge come un personaggio intrigante, e sono convinta che subirà un notevole sviluppo nel corso della saga. Non ho mai sofferto di agorafobia, ma grazie alle dettagliate descrizioni fornite dall’autrice, ho acquisito una comprensione più profonda dell’ansia acuta che può affliggere chi ne soffre. L’autrice riesce a trasmettere la sensazione di ansia acuta che Orlaith prova quando si trova in uno spazio specifico, così come il senso di sollievo quando invece si ritrova al sicuro nella sua torre, lontana dal resto del mondo.

D’altro canto, Rhordyn si presenta come un personaggio moralmente ambiguo, e la sua natura rimane enigmatica. Il suo carattere oscuro e misterioso non mi ha permesso di comprendere se agisca in modo tossico verso Orlaith per proteggerla da qualcosa o se rappresenti l’antagonista della serie.

Mentre esploriamo la storia e la personalità di Orlaith, l’autrice offre occasionali informazioni su Rhordyn e fornisce alcune brevi descrizioni delle creature misteriose e dei mondi al di là del cancello del castello. Sarah A. Parker suggerisce che ci siano molte più informazioni di quanto vengano rivelate nel primo volume della sua serie, creando una sensazione di mistero che incuriosisce il lettore. È evidente che questa serie abbia un vasto potenziale, e non vedo l’ora di immergermi nel secondo volume per approfondire le dinamiche tra i personaggi, svelare i misteri ancora irrisolti e scoprire le tradizioni e i miti del mondo in cui è ambientato il romanzo.

Tuttavia, il principale punto critico che desidero sollevare riguarda proprio il fatto che questo primo libro lascia praticamente tutte le domande e i misteri irrisolti. In genere, il primo volume di una serie dovrebbe suscitare la curiosità del lettore, lasciando solo alcune questioni in sospeso, ma in questo caso non vengono affatto fornite risposte significative.

Sicuramente, Fiore di cristallo apre le porte a un universo affascinante e complesso che merita di essere esplorato. Mi auguro però che i prossimi volumi rispondano alle domande lasciate in sospeso, arricchendo ulteriormente questa storia con nuovi dettagli e sviluppi. Soprattutto perché non vedo l’ora di conoscere il futuro incerto che si prospetta per Orlaith, Rhordyn e gli altri personaggi.


Pubblicato in: Libri, Mondadori, Review Party

Gli dei di giada e ombra – Review Party

Buongiorno cari lettori e benvenuti all’evento dedicato a Gli dei di Giada e Ombra, il nuovo romanzo di Silvia Moreno-Garcia.

Sui social avrete probabilmente già letto numerosi pareri entusiasti su questo romanzo, ma oggi è il momento in cui anche noi in Italia potremo finalmente immergerci in questa avventura. “Gli dei di Giada e Ombra” è infatti ora disponibile in tutte le librerie e piattaforme online grazie a Mondadori Oscar Vault.

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: Gli dei di giada e ombra

Autrice: Silvia Moreno-Garcia

Editore: Mondadori

Collana: Oscar fantastica

N.Pagine: 348

Genere: Fantasy


L’età del jazz è all’apice del suo splendore, ma la diciottenne Casiopea Tun non ha tempo da dedicare allo swing; è troppo impegnata a spazzare i pavimenti nella dimora del ricchissimo nonno nel Sud del Messico. Desidera da sempre una vita diversa, lontana da quel polveroso villaggio: una vita che sia davvero solo sua. Un sogno, però, che pare irrealizzabile fino al giorno in cui, aprendo per caso un baule di legno custodito nella camera del nonno, libera inavvertitamente lo spirito del Signore delle Ombre – il dio maya della morte –, che le chiede di aiutarlo a riconquistare il trono usurpato dal fratello. Se Casiopea fallirà nell’impresa, andrà incontro alla morte. Se invece riuscirà, il suo sogno potrà finalmente avverarsi. Assieme a questo dio incredibilmente bello, e armata unicamente della propria intelligenza, la ragazza intraprende una fantasmagorica avventura che la condurrà nelle foreste dello Yucatán, nella sfavillante Città del Messico e, più oltre ancora, fin negli abissi dell’Oltretomba maya.


Gli dei di giada e ombra è una vera e propria perla nell’ambito della letteratura contemporanea, poiché riesce a combinare elementi di magia, mitologia e avventura, immergendoci nell’incantevole scenario del Messico degli anni ’20.

La storia si apre con una premessa fiabesca, che inizialmente può evocare reminiscenze di Cenerentola, reinterpretata però in una chiave più moderna. C’era una volta Casiopea Tun, una giovane costretta a vivere con alcuni parenti dopo la morte del padre, mentre sogna un futuro migliore e affronta umili lavori per sopravvivere. La sua vita è una monotona sequenza di giorni trascorsi a spazzare i pavimenti nella sontuosa dimora isolata del ricchissimo nonno, situata nel cuore del Sud del Messico. La speranza di una vita migliore sembra un sogno lontano.

Tutto cambia improvvisamente quando, aprendo per caso un antico baule di legno nascosto nella stanza del nonno, Casiopea libera senza saperlo lo spirito del Signore delle Ombre, il dio maya della morte. Egli le chiede un insolito favore: l’assistenza nella riconquista del trono che gli è stato ingiustamente sottratto dal suo malvagio fratello. In gioco c’è molto di più di quanto Casiopea possa immaginare, poiché se non riuscirà nell’impresa, la morte sarà la sua unica destinazione. Tuttavia, se avrà successo, potrà finalmente realizzare il suo sogno di una vita migliore.

Inizia così un’avventura straordinaria, in cui Casiopea e il dio si immergono in un pericoloso viaggio, sfidando divinità gelose, creature mitiche e oscure forze che cercano di ostacolarli. Nel corso del loro percorso, attraverseranno le fitte foreste dello Yucatán, la scintillante Città del Messico e persino gli abissi oscuri dell’Oltretomba Maya.

In questa folle avventura, la giovane protagonista si trova a diventare la compagna di Hun-Kamé, un affascinante e tenebroso dio. Tuttavia, la loro partnership è destinata ad evolversi oltre il mero accordo iniziale, trasformandosi gradualmente in un sentimento profondo.

L’amore tra Casiopea e Hun-Kamé rappresenta un elemento centrale della storia. Mentre attraversano il Messico, affrontando pericoli soprannaturali e peripezie, i due personaggi imparano a conoscere le loro differenze e a trovare un terreno comune tra il mondo mortale e quello divino. La loro relazione evolve in modo autentico, passando da una semplice alleanza a una profonda connessione, basata sulla fiducia reciproca e sulla condivisione di esperienze straordinarie.

Sono profondamente affascinata dallo stile di scrittura di Silvia Moreno-Garcia e ho già avuto il piacere di immergermi in alcuni dei suoi romanzi in passato. La sua prosa, coinvolgente e poetica, è in grado di trasportarci in un Messico incantato, offrendo una nitida descrizione sia degli aspetti magici che di quelli più terreni della trama. La sua scrittura ha il potere unico di coinvolgere il lettore a tal punto da farlo sentire parte integrante del mondo da lei creato. Questo perché ogni pagina è impregnata di magia e di un’atmosfera unica. Inoltre, Moreno-Garcia riesce a conferire vita ai suoi personaggi e ai luoghi con una vividezza straordinaria, trasportandoci in un mondo dove le antiche divinità camminano tra gli uomini.

Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è la sua connessione con la mitologia mesoamericana. Silvia Moreno-Garcia ha svolto un lavoro straordinario nel portare in vita le antiche divinità e leggende del Messico, integrandole in modo organico nella trama. Questo non solo aggiunge una profondità incredibile alla storia, ma serve anche a preservare e celebrare la ricca eredità culturale del Messico.

Ma cosa vuole trasmettere l’autrice con “Gli Dei di Giada e Ombra”? Questo romanzo è molto più di una semplice avventura fantasy. È una riflessione profonda sulla libertà personale, la ricerca di sé e la forza dirompente delle tradizioni familiari. Casiopea, la protagonista, è un personaggio affascinante che cresce e si evolve durante il corso della storia, imparando a difendere la sua indipendenza e la sua voce in un mondo che spesso cerca di sopprimerle. La relazione tra Casiopea e Hun-Kamé rappresenta anche un poderoso simbolo di equilibrio tra gli opposti, unione tra il mondo dei mortali e quello degli dei.

In conclusione, Gli Dei di Giada e Ombra è un inno alla libertà, all’amore e alla forza interiore, ed è una lettura che rimarrà con voi molto tempo dopo che avrete voltato l’ultima pagina. Se amate l’avventura, la magia e le storie che fanno riflettere, questo romanzo è assolutamente da non perdere.
💜

Il Review Party finisce oggi e qui sotto potete trovare i collegamenti diretti con i blog delle altre partecipanti:

La libreria di Beatrice ★
Sfumature e Sogni d’Inchiostro
With The Red Book
Le tazzine di yoko
La libreria di Ophelia 
Il caffè di mezzanotte
Nice books pics


Pubblicato in: Libri, Mondadori, Review Party

Quello che siamo insieme – Review Party

Buongiorno cari lettori e benvenuti alla seconda tappa del Review Party dedicato alla dilogia Lascia che sia di Alice Kellen, pubblicata da Mondadori lo scorso 29 agosto.

1. Quello che non siamo mai stati (Mondadori, 29 agosto 2023)
2. Quello che siamo insieme (Mondadori, 29 agosto 2023)

Una settimana fa io e le mia amiche blogger vi abbiamo parlato del primo volume della serie, mentre oggi, martedì 5 settembre, vi presentiamo Quello che siamo insieme, il secondo e conclusivo capitolo della storia.

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: Quello che siamo insieme

Autrice: Alice Kellen

Editore: Mondadori

Collana: Novel

N.Pagine: 420

Genere: Romance


“Mi spaventava che la linea di separazione tra l’odio e l’amore fosse così fine e sottile che bastava fare un salto per passare da una parte all’altra. Lo amavo. Lo amavo con la pancia, con gli occhi, col cuore, ma un’altra parte di me lo odiava. Lo odiava con i ricordi, con le parole non dette, col rancore…” Sono passati ormai tre anni dall’ultima volta che Leah e Axel si sono visti. Ora lei sta per realizzare il suo sogno di esporre in una galleria. E Axel, venutolo a sapere, sente che non può che partecipare a questo momento, nonostante il silenzio successivo alla fine della loro storia. Reincontrarsi, però, per due come Leah e Axel, non può essere solo un rivedersi. È sentire tutto, di nuovo. Sentire il desiderio, l’odio, l’amore, l’amicizia, il mare, la delusione, tutto quello che non sono stati e che avrebbero potuto essere. È vedere le emozioni traboccare come acquerelli troppo annacquati che finiscono per uscire dai bordi del foglio. È comprendere che i ricordi sono ancora lì, intatti, unici e dolorosi perché il tempo, in fondo, non guarisce mai del tutto le ferite. Le calma, magari, le addolcisce ma non riesce a farle scomparire. Perché lui rimane il ragazzo che Leah non è ancora riuscita a dimenticare nonostante le abbia spezzato il cuore. Perché lei è le albe in spiaggia, il rumore del mare e le notti stellate in veranda, l’unica persona che ha fatto provare ad Axel tutte le emozioni del mondo. E soprattutto perché, forse, nella vita ci sono cose che non possiamo scegliere perché sono loro a scegliere noi…


Sono contenta che Mondadori abbia deciso di pubblicare entrambi i volumi della dilogia Lascia che sia, poiché il primo libro si chiude in modo così toccante che l’idea di dover attendere mesi, o addirittura anni, per scoprire il destino dei personaggi sarebbe stata insostenibile.

Quello che siamo insieme inizia tre anni dopo gli eventi narrati nel volume precedente, con Leah che sta per conseguire la sua laurea presso l’Università di Brisbane. Nonostante abbia ristabilito un certo equilibrio nella sua vita, circondata da amici e coinvolta in una nuova relazione, sembra che in lei persista un vuoto, un pezzo mancante che continua ad ostacolarla nel suo percorso verso la felicità.

Il doloroso addio con Axel ha causato una ferita profonda in lei, una lacerazione che sembra non volersi mai rimarginare completamente. Non importa quanto duramente cerchi di dimenticare, i suoi pensieri ritornano sempre a lui, come un richiamo irresistibile.

Nel frattempo, Axel è tormentato dai rimorsi per aver lasciato andare Leah e per aver spezzato i legami che li univano. Il suo lavoro in una galleria d’arte diventa la scusa perfetta per cercare una possibilità di far incrociare di nuovo le loro strade. Così, quando assiste alla prima mostra che presenta i quadri di Leah e la vede, comprende che questa volta non la lascerà mai più uscire dalla sua vita.

Nel secondo romanzo, ci immergiamo nuovamente in capitoli brevi narrati da entrambi i protagonisti, un elemento che offre una prospettiva più completa e rende la lettura scorrevole. Era inevitabile desiderare un secondo volume per poter finalmente assistere a un lieto fine nella storia di questi due personaggi, quasi come se fosse un bisogno reciproco, sia per loro che per noi.

Ancora una volta, la pittura gioca un ruolo centrale nel libro. Il rapporto tra i protagonisti è profondamente influenzato da essa, sia a livello professionale che personale. La tensione e la passione emergono chiaramente in ogni opera d’arte creata da Leah, il suo lavoro è permeato dalle emozioni di quel primo amore con Axel. La dinamica tra di loro è cambiata, sono passati tre anni e entrambi sono cresciuti notevolmente.

L’evoluzione dei personaggi è davvero notevole: Leah ha compiuto un profondo percorso di maturità, abbandonando il suo atteggiamento infantile e diventando una donna forte e sicura di sé, completamente dedicata all’arte, la sua passione. Nel frattempo, Axel è ancora solo, ma anche lui ha attraversato un processo di maturazione, riconoscendo i propri errori e, soprattutto, decidendo di aprirsi nuovamente all’amore mentre cerca di rimediare ai suoi passati sbagli.

Quello che siamo insieme offre una riflessione interessante sulla differenza tra dipendenza emotiva e amore, e sottolinea l’importanza di saper essere indipendenti.

La mia valutazione rimane di 3 stelle e mezzo, poiché ritengo che questa seconda parte potesse forse essere combinata con la prima in un unico libro più lungo. Tuttavia, sono impressionato dalla penna dall’autrice e sicuramente leggerò altri suoi romanzi.

Consiglio questa dilogia a tutti coloro che sono in cerca di una storia avvincente, ricca di magia, amore e crescita personale.
💜

Il Review Party finisce oggi e qui sotto potete trovare i collegamenti diretti con i blog delle altre partecipanti:

La libreria di Beatrice ★
Sfumature e Sogni d’Inchiostro
With The Red Book
Le tazzine di yoko