Pubblicato in: Libri, Mondadori, Review Party

Un giorno di notte cadente – Review Party

Buongiorno cari lettori,
💜📖💜

Oggi sono contenta di condividere con voi le mie impressioni su Un giorno di notte cadente, il prequel di un romanzo di cui vi avevo parlato qualche anno fa: Il priorato dell’albero delle arance. Entrambi i libri sono stati scritti dalla giovanissima Samantha Shannon e fanno parte della serie The Roots of Chaos.

“Un giorno di notte cadente” esce oggi in libreria per la collana Oscar fantastica di Mondadori 🍊🐉

1. Il priorato dell’albero delle arance – Mondadori, 30 novembre 2019
2. Un giorno di notte cadente – Mondadori, 28 novembre 2023

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: Un giorno di notte cadente

Autrice: Samantha Shannon

Editore: Mondadori

Collana: Oscar fantastica

N.Pagine: 948

Genere: Fantasy


Tunuva Melim è una sorella del Priorato: da cinquant’anni si allena a uccidere le creature draconiche, ma è dall’epoca del Senza Nome che non se ne vedono, e ormai la gente inizia a mettere in discussione l’importanza del suo ordine. Intanto nel Settentrione la regina di Inys, Sabran l’Ambiziosa, ha sposato il nuovo sovrano di Hróth, allo scopo di rafforzare l’alleanza dei regni devoti alle Sei Virtù. Hanno una figlia, Glorian, che vive nascosta nella loro ombra, e non desidera uscirne. A Oriente i draghi dormono da secoli; Dumai ha trascorso tutta la vita in un tempio tra le montagne di Seiiki, officiando i riti in onore del potente Kwiriki. Ma ora un uomo riemerge dal passato di sua madre Unora, e dà una svolta al destino della ragazza. Una nuova era di terrore e violenza si avvicina: e quando il Monte dei Lamenti esploderà, spetterà a queste donne trovare la forza di proteggere l’intero genere umano dalla più terribile delle minacce.


Un giorno di notte cadente è il secondo romanzo epic fantasy di Samantha Shannon, appartenente all’universo di The Roots of Chaos. Ambientato 500 anni prima degli eventi narrati ne Il priorato dell’albero delle arance, questo nuovo romanzo si presenta come un prequel autonomo che offre uno sguardo approfondito al mondo e agli avvenimenti che precedono la storia principale della saga.

La mia lettura de “Il priorato dell’albero delle arance” nel 2020 coincide con l’inizio del mio percorso su Bookstagram, un periodo di cui conservo splendidi ricordi. Perciò, ero molto emozionata di leggere il nuovo romanzo di Samantha Shannon e sono felicissima di dirvi che l’autrice ha rivelato di avere piani preliminari per cinque episodi della serie “Roots of Chaos”, tra cui un seguito diretto de “Il priorato dell’albero delle arance”. Quindi, se siete fan di questa saga come me, preparatevi ad approfondire ed esplorare nuove e affascinanti caratteristiche presenti in questo universo letterario.

In Un giorno di notte cadente, Samantha Shannon ci conduce attraverso un mondo ricco di sfumature e complessità, arricchito da culture immaginarie e abitato da personaggi vividi e distinti. Questo permette ai lettori di intraprendere un viaggio attraverso le sfumature del vasto universo della storia, incoraggiandoli ad esplorarne le ricchezze e le complessità che lo rendono così unico. I protagonisti del romanzo provengono infatti da diverse regioni del mondo, ognuno radicato nelle proprie tradizioni culturali e peculiarità.

Tra loro c’è Dumai, che vive con sua madre Unora sulle remote vette delle montagne orientali, dedicandosi agli antichi riti in onore del potente Kwiriki. Tuttavia, la tranquillità della sua esistenza viene improvvisamente sconvolta dalla comparsa di alcuni individui legati al misterioso passato di sua madre. In quel momento, Dumai si rende conto di essere l’erede di qualcosa di totalmente inaspettato e comprende che c’è un mondo esterno che la attende, pronto a svelare nuovi e pericolosi orizzonti.

Nel regno occidentale, incontriamo Glorian, la figlia della regina di Inys, alle prese con il peso della propria identità e del destino regale che gravita sulle sue spalle. La giovane erede al trono aspira a una vita che vada oltre il semplice adempimento del dovere a lei assegnato: generare un’altra regina destinata, secondo le antiche leggende, a contrastare il ritorno del Senza Nome e salvaguardare il mondo dalla distruzione.

Nel sud, conosciamo Tunuva Melim, una guerriera del misterioso Priorato dell’albero delle arance, che si allena da anni per sconfiggere le creature draconiche. La loro prolungata assenza però, mette in discussione l’importanza del suo ordine agli occhi della gente.

Nella seconda parte del romanzo, viene approfondito anche il personaggio di Wulf, il capitano del re di Hróth, il quale arricchisce il quadro dei personaggi con una presenza maschile di grande rilievo e valore.

Le vite dei protagonisti si dispiegano dagli angoli più remoti del mondo, come fili preziosi destinati a intrecciarsi in un antico arazzo. Inizialmente avvolti nel mistero delle profezie e nella fragilità umana, ora si trovano di fronte a un oscuro presagio: l’imminente eruzione del Monte dei Lamenti. In questo momento cruciale, i nostri eroi devono attingere alla loro forza interiore per proteggere l’umanità, sconfiggere la terribile minaccia e tessere un nuovo destino per il loro mondo.

Samantha Shannon rivela ancora una volta la sua straordinaria maestria nel dipingere figure femminili forti e complesse, introducendo – questa volta – con altrettanto talento affascinanti personaggi maschili. Il nucleo centrale di questa storia si concentra sull’emergere di un male ancestrale e sulle sue devastanti conseguenze che causa nelle vite di tutti.

In questo contesto, l’autrice approfondisce concetti fondamentali quali la ricerca dell’identità personale, la fiducia in sé stessi e la straordinaria forza delle donne, le quali affrontano senza mai arrendersi le varie avversità. Inoltre, esplora la potenza dell’affetto in tutte le sue sfumature, presentando una ricca varietà di relazioni, comprese quelle LGBT.

Una caratteristica che mi ha particolarmente colpito è l’attenzione dedicata alla rappresentazione dei legami materni e della maternità, che vengono esplorati con profondità e sensibilità attraverso diverse prospettive. Nel romanzo si incontrano infatti donne che abbracciano con amore il ruolo materno, altre che lo temono, altre ancora che si confrontano con l’aspettativa sociale, creando così un intreccio di pensieri e sentimenti. La centralità di questo tema permea l’intera trama, emergendo attraverso molteplici sfaccettature e in ogni prospettiva narrativa delle tre protagoniste, mettendo in luce la complessità e l’intensità dell’amore nel rapporto madre-figlia.

Come nel romanzo “Il priorato dell’albero delle arance”, Shannon ha optato per narrare la storia attraverso quattro punti di vista distinti, seguendo in terza persona le vicende dei personaggi principali. Inizialmente, l’idea sembrava promettente poiché offriva una visione completa degli eventi. Tuttavia, procedendo con la lettura, ho notato che questa scelta ha reso la struttura narrativa disomogenea a causa dei frequenti cambiamenti di prospettiva. Piuttosto che consolidare la storia, tali variazioni hanno compromesso il ritmo della narrazione, rendendo l’esperienza di lettura meno fluida.

Verso la conclusione, la narrazione trova un equilibrio, regalandoci momenti sorprendenti e intensi. Questo però non riesce a compensare l’eccessiva lunghezza del testo, che appare sproporzionata. Forse sarebbe stato preferibile dividere il romanzo in due volumi, garantendo così una maggiore fruibilità e coerenza nella struttura generale.

Malgrado il suo difetto strutturale, consiglio la lettura di questo romanzo a coloro che desiderano immergersi in una coinvolgente storia fantasy, colma di avventure, magie, emozioni, intrighi, tradimenti e arricchita dalla presenza dei draghi 🐲

Il Review Party finisce oggi e qui sotto potete trovare i collegamenti diretti con i blog delle altre partecipanti:

La libreria di Beatrice ★
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Il caffè di mezzanotte
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Renegades – Review Party

Buongiorno cari lettori!
📖💜📖
Oggi ho il piacere di presentarvi il nuovo romanzo per ragazzi appena pubblicato da Mondadori.

Renegades – Identità segrete è il primo libro della serie Renegades scritta da Marissa Meyer, famosa per la serie “Le Cronache Lunari”. Con questa nuova trilogia, l’autrice dimostra ancora una volta la sua abilità nel combinare elementi di fantascienza, distopia e Young Adult.

Renegades. Identità segrete Mondadori, 14 novembre 2023
Archenemies – Ancora inedito in Italia
Supernova – Ancora inedito in Italia


Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: Renegades. Identità segrete

Autrice: Marissa Meyer

Editore: Mondadori

Collana: Fantastica

N. Pagine: 432

Genere: Sci-fi – Distopico – Young Adult


L’Era dell’Anarchia avrebbe potuto proseguire all’infinito. Poi, quasi all’improvviso… la speranza. La speranza che risplendeva luminosa, vestita con mantelli e maschere. La speranza, bellissima e piena di gioia, che prometteva di risolvere tutti i problemi, di trafiggere i nemici con la spada della giustizia. La speranza che prendeva il nome di Rinnegati. Sono passati ormai dieci anni da quando i Rinnegati, un gruppo di giovanissimi Prodigi, uomini e donne dotati di poteri straordinari, decisero di usare le loro capacità per contrastare il caos generato dal governo degli Anarchici su Gatlon City, e riportare ovunque pace e stabilità. Da quel momento i Rinnegati sono diventati per tutti i paladini della giustizia, un simbolo vivente di fiducia nel futuro e coraggio. Per tutti tranne ovviamente per gli Anarchici superstiti che, a loro volta dotati di poteri, sono fuggiti dalla città e per anni, di nascosto, hanno cercato di riorganizzarsi per portare a compimento il progetto originale del loro defunto leader Ace. Tra loro adesso c’è anche Nova, la nipote diciassettenne dell’uomo. Lei stessa un Prodigio, è affamata di vendetta e pronta a tutto pur di ottenerla. Anche a partecipare a un’operazione di infiltrazione tra le fila nemiche. L’incontro con Adrian, un Rinnegato dall’animo ribelle che crede fermamente nella giustizia, però, potrebbe rischiare di sconvolgere i suoi piani: a un passo dalla grande battaglia che attende Rinnegati e Anarchici, i sentimenti infatti possono diventare un nemico spietato…



Renegades si svolge a Gatlon City, una città futuristica dove convivono persone normali e individui chiamati Prodigi, dotati di superpoteri. Storicamente, i Prodigi sono stati perseguitati dalle persone normali, fino a quando il ribelle Ace ha instaurato un regime di anarchia che ha gettato la città nel caos. Questo ha causato seri problemi a Gatlon City, con la legge del più forte che regnava sovrana. Dopo diversi anni, un gruppo chiamato i Rinnegati, anch’essi Prodigi, sono intervenuti per ripristinare l’ordine: hanno sconfitto gli Anarchici e si sono imposti come i nuovi guardiani e governanti della città.

I Rinnegati sono elogiati dalla società per aver riportato pace e ordine, ma c’è anche una minoranza che li accusa di corruzione. Dopo che gli Anarchici hanno perso il controllo della città, sono fuggiti e hanno cercato di riorganizzarsi segretamente per continuare il progetto del loro defunto leader Ace.

La trama segue Nova, la giovane nipote di Ace, decisa a vendicare la distruzione della sua famiglia causata dai Rinnegati dieci anni prima. Determinata a ottenere giustizia, è disposta a tutto e decide di infiltrarsi tra le linee nemiche. Qui, inaspettatamente, incontra Adrian, un ragazzo con un passato tormentato che sta cercando di scoprire la verità sulla morte della madre. Mentre si trova nel campo nemico, Nova si ritrova sconcertata e inizia a mettere in discussione le sue convinzioni, scoprendo una realtà molto più complessa di quanto avesse mai immaginato.

In un mondo sfumato dalle ambiguità tra il bene e il male, Nova si trova a confrontarsi con il suo desiderio di vendetta, esplorando la complessità della giustizia e affrontando i confini incerti tra l’eroismo e la corruzione.

“Renegades” è un’avventura letteraria che porta una nuova prospettiva nel mondo dei supereroi, offrendo anche momenti divertenti. Gli amanti dell’universo Marvel troveranno molti personaggi familiari che sembrano saltare fuori dalle pagine dei fumetti, con sottintesi richiami agli X-Men.

Meyer riesce a mescolare elementi essenziali come azione, suspense e umorismo. Questa abilità consente ai lettori di tuffarsi in un universo vibrante e dettagliato, dove la linea tra eroi e cattivi si sfuma in maniera davvero interessante.

Ho apprezzato molto la caratterizzazione dei personaggi e ho trovato positivo il modo in cui la componente romantica non prende il sopravvento sulla trama principale, ma si amalgama bene all’interno della storia complessiva.

La narrazione si sviluppa attraverso il punto di vista alternato di Nova e Adrian, e tra i due ho preferito di gran lunga il secondo. Purtroppo, ho riscontrato alcune difficoltà con la protagonista: comprendo la sua sete di vendetta, alimentata da traumi profondi, ma spesso sembra agire impulsivamente, senza prendersi il tempo di ragionare, compiendo azioni insensate. Come accade con tutti i personaggi ben sviluppati, possono suscitare simpatia o antipatia, e in questo caso, la protagonista non mi è stata particolarmente gradita fin dall’inizio. Devo dire, però, che preferisco non amare un personaggio ben caratterizzato piuttosto che leggere un romanzo con un protagonista insipido e privo di personalità.

Sono davvero curiosa di sapere come andrà avanti la storia, soprattutto perché il finale riserva una rivelazione intrigante!

Consiglio la lettura di questo romanzo specialmente a un pubblico giovane e a tutti coloro che cercano un’avventura letteraria coinvolgente e fresca, con supereroi come protagonisti.

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La lingua delle spine – Review Party

Buongiorno amici lettori e benvenuti ad un nuovo Review Party!
💜📖💜
Oggi sono qui per offrirvi un’anteprima di ciò che potrete trovare ne La lingua delle spine di Leigh Bardugo, in uscita martedì 21 novembre.

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: La lingua delle spine

Autrice: Leigh Bardugo

Editore: Mondadori

Collana: Fantastica

N. Pagine: 296

Genere: Raccolta di fiabe


Un mondo di oscuri affari stipulati al chiaro di luna, città infestate da spiriti, foreste inquietanti e bestie parlanti. Qui la voce di una giovane sirena può evocare tempeste mortali e un fiume può eseguire gli ordini di un ragazzo innamorato, ma solo a un prezzo indicibile.
Ispirandosi a miti, folklore e fiabe, Bardugo ha scritto una raccolta di racconti straordinariamente ricchi di atmosfera, pieni di tradimenti, vendette, sacrifici e amore. Perfetti sia che siate suoi nuovi lettori sia che siate fan accaniti, questi racconti vi trasporteranno in terre familiari e misteriose, in una realtà pericolosamente intessuta di magia che milioni di persone hanno conosciuto e amato attraverso i romanzi del GrishaVerse.


Il mio ultimo viaggio nel GrishaVerse, attraverso La lingua delle spine, è stato un’esperienza emozionante che non vedevo l’ora di condividere con voi! Da appassionata lettrice di tutte le opere di Leigh, attendevo con ansia che Mondadori portasse in Italia anche questa piccola meraviglia, che ho letto il giorno del mio compleanno 🥰

Attraverso sei avvincenti racconti, Leigh Bardugo mantiene salda l’atmosfera cupa e magnetica delle celebri serie “Tenebre e ossa” e “Sei di corvi”, trasportandoci in mondi intrisi di magia e oscurità. Con abilità, reinventa le fiabe classiche come “La Bella e la Bestia”, “La Sirenetta” e “Hansel e Gretel”, dando loro un tocco unico e personale. Bardugo non si limita a reinterpretare queste storie, ma le rivitalizza, creando un’opera che ho apprezzato profondamente.

L’autrice dimostra la sua maestria nel tessere storie collegate ad eventi noti, arricchendo la mitologia del GrishaVerse e trasformando gli schemi classici delle fiabe in qualcosa di nuovo. Ciò che rende questa reinterpretazione così affascinante è la sua audacia nel rompere con i cliché convenzionali: l’autrice esplora nuove prospettive sulle fiabe, svelando trame imprevedibili in cui la strega non ha voglia di mangiare i bambini e la volpe non è l’animale più astuto della foresta.

I personaggi, immersi in luoghi fantastici e intrisi di mistero, sono realistici e trasformando ogni avventura in un’occasione per riflettere sulla natura umana.

La lingua delle spine offre una panoramica dei diversi angoli del GrishaVerse, rivelando nuove prospettive e approfondimenti su personaggi e luoghi familiari. È come aprire una porta segreta che svela retroscena e dettagli inaspettati. Per i fan devoti del GrishaVerse, questo libro è un tuffo indispensabile nelle profondità di un universo magico già amato.

Le sei fiabe possono però essere apprezzate appieno anche da coloro che non sono familiari con l’universo creato da Bardugo. Con questa scelta, l’autrice mira a offrire un’esperienza di lettura accessibile a un pubblico più ampio.

Il linguaggio coinvolgente di Leigh crea un’atmosfera incantata fin dalla prima pagina, ma è l’arte di Sara Kipin ad aggiungere un ulteriore livello di bellezza e suggestione alle parole dell’autrice. Le affascinanti illustrazioni di Kipin si manifestano in ogni angolo del libro, dalla copertina alle rappresentazioni che si estendono su tutta la pagina. Questi dettagli artistici conferiscono un’autentica vitalità alle fiabe.

In definitiva, La lingua delle spine è sicuramente una lettura obbligata per i fan del GrishaVerse, ma è anche un tuffo nell’oscurità, una danza con la magia e una passeggiata attraverso mondi tanto familiari quanto nuovi.

Preparatevi quindi ad essere stregati ancora una volta da questo magico mondo🖤


LE FIABE:

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Lavinia – Review Party

Buongiorno cari lettori e benvenuti al Review Party dedicato a una delle nuove pubblicazioni di Mondadori, in uscita oggi nella collana Oscar Fantastica.

Lavinia di Ursula K. Le Guin rappresenta una delle reinterpretazioni mitologiche più affascinanti che abbia mai avuto il piacere di leggere e credo che possa conquistare il cuore di tutti coloro che hanno amato i romanzi di Madeline Miller.

Voglio subito ringraziare Beatrice di @libreriadibeatrice e Mondadori che mi hanno permesso di partecipare a questo evento.

Titolo: Lavinia

Autrice: Ursula K. Le Guin

Editore: Mondadori

Collana: Oscar fantastica

N. Pagine: 312

Genere: Retelling


Unica figlia del re latino, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall’Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell’Eneide, in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica. Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha taciuto: la storia della sua vita, l’amore della sua vita. Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell’Eneide: un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione, premiato con il Locus nel 2009.


Lavinia è un romanzo scritto da Ursula K. Le Guin, una delle autrici di fantascienza e fantasy più celebri del nostro tempo. Pubblicato nel 2008, questo libro dimostra la straordinaria versatilità di Le Guin, capace di affascinare i lettori attraverso l’esplorazione di diversi generi letterari.

In Italia, l’uscita di questo capolavoro letterario era inizialmente passata quasi inosservata, ma ora, grazie alla pubblicazione da parte di Mondadori Oscar Vault, il libro torna in primo piano, offrendo a nuovi lettori l’opportunità di immergersi in una delle reinterpretazioni mitologiche più belle di sempre.

Il nome “Lavinia” evoca un’aura eterea, un’anima che danza tra le pagine di un’epica senza tempo. Ursula K. Le Guin, con la sua maestria letteraria, ha dato vita a un personaggio che trascende il confine tra mito e realtà, incantandoci con la sua grazia e la sua profondità.

Chi era realmente Lavinia? Molti forse non la conoscono bene, poiché nel contesto dell’Eneide di Virgilio, era un personaggio secondario, privo di caratterizzazione e voce propria. Per comprendere meglio la sua figura, ecco una breve presentazione:

Oggi, i retelling delle opere classiche stanno diventando sempre più popolari, ma questa reinterpretazione si distingue grazie al fatto che l’autrice non stravolge l’opera o il personaggio, ma piuttosto dà vita a una figura che nell’opera originale sembrava quasi un fantasma, priva di volontà propria.

Nelle parole di Le Guin, Lavinia emerge come una figura tragicamente viva, un ponte tra antico e nuovo, una donna che sperimenta l’amore e la guerra, ma che rimane profondamente legata alle radici della sua terra. La sua voce, narratrice di una storia appartenente a un passato remoto, risuona nel cuore del lettore come una melodia antica, un richiamo alla saggezza e alla bellezza intrinseca della vita.

La prosa di Le Guin è come un quadro su tela, riccamente dettagliato per catturare l’essenza di un mondo mitologico. La narrazione, lirica e incantevole, trasporta il lettore in un regno dove ogni parola è un tassello prezioso in un affascinante mosaico. È importante notare che questo romanzo potrebbe non essere adatto a tutti, poiché il suo ritmo si discosta dagli standard moderni, scorrendo come un flusso di pensiero continuo. Tuttavia, le parole dell’autrice riescono a essere contemporaneamente una riflessione profonda sulle sfide, le scelte e le aspirazioni umane.

“Lavinia” è un capolavoro di pensiero e sentimento, una celebrazione della forza della parola scritta e della bellezza dell’eternità. In questo romanzo, Ursula K. Le Guin ci regala un prezioso dono, una storia che scorre come un fiume, immutabile nel suo fluire, e che lascia un’impronta duratura nell’animo di chi legge.

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