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Il sapore della vita

Titolo: L’ottava vita (per Brilka)

Autrice: Nino Haratischwili

Editore: Marsilio

Collana: Romanzi e racconti

N. Pagine: 1200

Genere: Saga familiare


La famiglia Jashi deve la sua fortuna (e la sua sfortuna) a una preziosa ricetta per una cioccolata calda molto speciale, destinata a essere tramandata di generazione in generazione con una certa solennità. Gli ingredienti vanno maneggiati con cura, perché quella bevanda deliziosa può regalare l’estasi, ma porta con sé anche un retrogusto amaro… Al tempo degli ultimi zar, Stasia apprende i segreti della preparazione dal padre e li custodisce nel lungo viaggio che, da una cittadina non lontana da Tbilisi, in Georgia, la porta a San Pietroburgo sulle tracce del marito, il tenente bianco-rosso arruolatosi pochi giorni dopo le nozze. È convinta che quella ricetta, come un amuleto, possa curare le ferite, evitare le tragedie e garantire alla sua famiglia la felicità. Ma allo scoppio della Rivoluzione d’ottobre, quando il destino della stirpe degli Jashi cambierà per sempre, capirà che si sbagliava. Tra passioni e violenze, incontri, fughe e ritorni, sei generazioni e sette donne – da Stasia, nata nel 1900, a Brilka, che vedrà la luce nel 1993 – attraversano l’Europa, da est a ovest, fino all’inizio del nuovo millennio, inseguendo i propri sogni e arrendendosi solo alla Storia. Alla ricerca del proprio posto nel mondo, le discendenti del famoso fabbricante di cioccolato percorrono il “secolo rosso”, dando vita a una saga familiare avventurosa e tragica, romantica e crudele, in cui per il lettore sarà dolcissimo perdersi, e ritrovarsi.


 

Leggere L’ottava vita significa fare un tuffo nel passato. Dall’antica terra di Medea, la Colchide, fino all’odierna Georgia, passando per l’Unione Sovietica.

Nel corso di un secolo si dipanano le vicende di un’intera famiglia, che ha inizio con Stasia Jashi. O forse è meglio dire che la storia ha inizio con il fabbricante di cioccolato e la sua ricetta segreta della cioccolata alla viennese. O ancora meglio, questa storia ha inizio con Brilka, che di questa famiglia è l’ultima discendente ma anche la prima.

Come un tappeto, ogni membro della famiglia Jashi è un filo che intessuto con gli altri dà vita alla trama della vita. A partire da Stasia, l’amore diventa una maledizione. Lo sanno bene Kitty e Kostja, così diversi, anni luce diversi tra di loro, destinati a non capirsi mai e ad affrontare la vita agli antipodi: Kitty, privata della sua femminilità, costretta ad abbandonare ogni legame per avere salva la vita, diventa così popolare che tutti nel mondo la conoscono, tutti tranne la sua famiglia; Kostja cresce nell’ideale della patria, della difesa dell’Unione Sovietica, rigido nei suoi comportamenti, ma amorevole solo con la sua splendida figlia Elene.

Elene che sarà la delusione del padre: incompresa, persino a se stessa, tormentata, alla continua ricerca di un posto nel mondo. E poi Niza e Daria, l’una estremamente dotata, ma rifiutata; l’altra estremamente bella e desiderata. E infine Brilka, che della vita sa ancora poco e nulla.

Senza dimenticare Christine, sorella di Stasia, la donna più bella tra tutte, talmente bella da attirare l’attenzione dell’uomo più potente dell’epoca.

La famiglia Jashi è però monca. Monca di sogni. Chi più chi meno, tutti hanno dovuto abbandonare i propri sogni, e chi sembra ce l’abbia fatta, è monco di affetto. Di sicuro non è monca di dolore, disperazione, speranza, amore così violento da far male.

L’ottava vita è un capolavoro.

Un romanzo che deve essere una pietra miliare della letteratura contemporanea perché contiene in sé il fulcro della vita e della Storia. Ognuno è artefice della propria vicenda personale, ad ognuno dei personaggi è dedicato un libro fino ad arrivare a Brilka, che il suo libro deve ancora scriverlo. E se temete che il dolore sarà troppo forte, fate bene a temerlo. Se temete che l’amore sarà troppo violento, fate bene a non dimenticarlo. Se temete che la vita sarà estremamente difficile da vivere, fate bene ad averne paura. Ma non privatevi della bellezza che trasuda da ogni pagina: sarà una bellezza decadente, mai completamente splendente, ma crudelmente reale e vera, e non potrete non amarla.